Un anestesista dentale ha somministrato un sedativo scaduto a una bambina di quattro anni, morta poi per sepsi. L’uomo rischia l’ergastolo.
Il dottor Gerald Wimmer, anestesista dentale, ha somministrato a Emilia, bambina di quattro anni, un sedativo scaduto che le ha causato la sepsi. Il medico, inoltre, avrebbe ritardato il suo ricovero in ospedale, secondo quanti riferito dal tribunale.
Bambina di quattro anni uccisa da un sedativo scaduto somministratole dall’anestesista
Un anestesista dentale è accusato di aver ucciso una bambina di 4 anni, dopo averle somministrato un sedativo scaduto: il medico rischia l’ergastolo, secondo quanto riferito dal tribunale che si sta occupando del caso.
Il dottor Gerald Wimmer aveva curato la piccola Emilia presso un ambulatorio a Kronberg, in Germania, con il suo servizio di anestesia mobile. Secondo la Corte regionale di Francoforte, il medico di 67 anni ha deliberatamente utilizzato sedativi scaduti, causando alla piccola una sepsi mortale.
Emilia è morta nello studio dentistico, anche a causa del fatto che Wimmer scelse, deliberatamente, di ritardare il suo ricovero in ospedale.
Anche altri tre bambini avevano avuto l’iniezione dello stesso anestetico che li ha fatti gravemente ammalare. Anche in questi casi, il medico non li ha mandati immediatamente in ospedale perché temeva di essere scoperto. I piccoli, però, si sono salvati una volta giunti in ospedale.
La spiegazione del gesto fornita agli inquirenti
Il medico, secondo quanto riferito dai procuratori, decise di ritardare la corsa in ospedale, in quanto era consapevole del fatto che più aspettava, meno era probabile che il suo anestetico scaduto fosse individuato.
È emerso, inoltre, che il dottore utilizzava una sola fiala monouso di propofol per tutti i suoi pazienti, non osservando le regole igieniche imposte dalla legge. Inoltre, l’uomo è stato individuato come responsabile della morte di un paziente a Mannheim nel 2019.
Si dice che abbia sottoposto una donna di mezza età ad anestesia generale, non monitorandone adeguatamente le funzioni vitali, conducendola, nei fatti, alla morte.
Per quanto riguarda il caso della piccola Emilia, il dottore ha già accettato di pagare 20.000 euro di risarcimento alla famiglia di Emilia.
I procuratori hanno chiesto una condanna all’ergastolo e il divieto a vita di esercitare la professione di medico o anestesista.